
Nel mondo di Giorgio Spina i dati non sono freddi numeri, ma storie in attesa di essere comprese. È lì, tra un algoritmo e una stretta di mano, che costruisce la sua idea di impresa. Perché la tecnologia, per lui, è un ponte: serve a connettere le persone, non a sostituirle.
Nato a Padova nel 1980, due genitori siciliani e una naturale inclinazione a costruire legami tra mondi diversi, Giorgio ha sempre avuto una passione per le vendite e per l’innovazione. Dopo diversi anni in Cerved Group, nel 2015 decide di intraprendere il Master Executive MBA al CUOA Business School, un percorso biennale che segna per lui un passaggio decisivo: da consulente commerciale a manager in Cerved. È la scelta che, in soli tre anni, lo porterà alla dirigenza. Da quel momento, la sua crescita professionale accelera fino a guidare la divisione Marketing Intelligence, trasformandola nel principale player italiano in soluzioni di Sales Intelligence.
Nel 2019, mentre il mondo si prepara a cambiare, Spina riceve l’incarico di creare una nuova divisione digitale. È un periodo complesso, segnato da acquisizioni, integrazioni e, poco dopo, da una pandemia che costringe a reinventare ogni modalità di lavoro e di vendita. In quel contesto di incertezza nasce l’intuizione che segnerà una svolta: scoprire Execus, una realtà che lavora su LinkedIn e sul social selling.
Quella che all’inizio era una delle tre startup individuate per lanciare nuovi servizi digitali diventa presto la più promettente. “LinkedIn – ricorda Spina – era il luogo dove i dati incontravano le persone”. È lì che comprende che la tecnologia può essere un ponte, non una barriera. Grazie alla dedizione dei fondatori, Gianni Adamoli e Andrea Stecconi, e a una rete di consulenti formati dentro Cerved, Execus cresce con una velocità inattesa: da poche centinaia di migliaia di euro a milioni di fatturato in pochi mesi.
Nel frattempo, il suo percorso lo porta a un nuovo incarico in Italiaonline, dove accetta la sfida di rilanciare una grande struttura commerciale. È un anno intenso, formativo, “di grande fatica e grande consapevolezza”, come lo definisce lui stesso. Poi arriva la decisione di fermarsi: un tempo di studio, riflessione, ascolto. “A volte bisogna lasciare la lama per affilarla meglio”, dice. Ed è proprio da quel periodo di riflessione e di progettazione, che nasce la visione con cui oggi guida Execus.
Rientra nel Gruppo nell’aprile 2025, trovando un’azienda in crescita e una squadra che lo stava aspettando. Da allora, sotto la sua guida come Amministratore Delegato di Execus S.p.A. insieme ad Andrea Stecconi, la società – MarTech company quotata su Euronext Growth Milan dal 4 agosto 2023 – ha accelerato la propria evoluzione. Il gruppo, che comprende Adasta Media, Differens e ZCA Digital, ha esteso le proprie soluzioni anche alla sostenibilità digitale attraverso la licenza d’uso di Green Web Meter e ha avviato un accordo vincolante per l’acquisizione di Vanilla Marketing. “Siamo una società che usa la tecnologia per ottenere risultati. Oggi l’AI è la frontiera, ma ciò che resta costante è la nostra identità: unire competenza umana e innovazione”.
C’è un filo che collega ogni fase della sua storia: la capacità di anticipare le trasformazioni. “Nel 1999 lavoravo in un’agenzia web e dovevo spiegare alle aziende perché serviva un sito internet”, racconta. “Oggi spiego perché serve un agente AI. Cambiano le tecnologie, non la curiosità di chi sa guardare avanti”.
Per Spina, il vero valore di un’impresa non è solo nei risultati, ma nelle persone che scelgono di farne parte. “Il mio valore lo misuro nello sguardo di chi ha deciso di starmi accanto”, dice. E per questo, quando parla del futuro, mette sempre le persone prima dei numeri: “Cerchiamo persone ottimiste, non solo competenti. Perché l’ottimismo è una competenza: serve a costruire, non solo a resistere”.
Oggi lavora con una rete ampia di consulenti e guarda a obiettivi di crescita ambiziosi. La sua idea di successo ruota intorno a tre elementi – persone, servizi, profitto, in quest’ordine – e a una visione che va oltre i confini della sua azienda. Accanto alla guida di Execus, Spina affianca un’attività di business angel e board member di Polo S.p.A., realtà tecnologica del settore foodservices, dove contribuisce a indirizzare la trasformazione digitale in chiave AI.
Quando gli chiedi chi è Giorgio Spina, lui si ferma un istante, poi risponde con un’immagine: “Mi sento come il piccolo principe. Un ragazzo che gioca ancora, ma in un altro campionato. Perché gli uomini felici sono quelli che continuano a giocare tutta la vita: hanno solo cambiato i giocattoli”.
Ed è forse qui, in questa leggerezza consapevole, che si trova il vero punto d’incontro tra algoritmo e cuore.
#ToBeContinued
Andrea Bettini
 
							 
							