Il tempo dell’ascolto. La storia di Matteo Fabbrini e FABA

Matteo Fabbrini, Founder di FABA

Matteo Fabbrini, Founder di FABA

Quando tutto sembra pronto per il salto, a volte la vita ti costringe a fare un passo indietro. Un imprevisto, una battuta d’arresto, una parentesi non prevista. Così comincia la storia di Matteo Fabbrini. Con un biglietto per Boston in tasca e un master da iniziare, che però rimane lì, sospeso, perché un problema di salute lo riporta in Italia. Ed è proprio lì, in quel tempo apparentemente fermo, che nasce qualcosa.

Non un progetto qualsiasi. Ma una visione. Prima Maikii – l’azienda che ha trasformato le chiavette USB in oggetti del desiderio, passando dalle personalizzazioni aziendali alle licenze internazionali – poi Exclama, dedicata al merchandising su misura per le aziende. E infine Reward, una piattaforma digitale per l’incentivazione nel B2B, basata su raccolte punti per reti indirette come baristi, elettricisti, caldaisti, che sarà poi ceduta a un gruppo più grande. Tre imprese diverse, tutte nate da intuizioni semplici, ma profonde. Poi, quando il mercato cambia, arriva la vera svolta: FABA.
Una cassa rossa. Un gesto semplice: posare una statuina sopra. E far partire una storia.

FABA è il raccontastorie per bambini e bambine che sta rivoluzionando il modo di vivere l’infanzia. Senza schermi. Con l’ascolto. Con l’immaginazione. Con il tempo giusto. E con una visione educativa profonda. Non nasce da un algoritmo, ma da una domanda che ogni genitore si è fatto almeno una volta: come posso offrire qualcosa di buono a mio figlio, lontano dal cellulare?

Il resto è un crescendo. Dalla sua nascita nel 2019 a oggi, FABA ha venduto oltre 1,5 milioni di Personaggi Sonori ed è entrata nelle case di oltre 350.000 famiglie in Europa, di cui 270.000 solo in Italia. Nel 2024 ha raggiunto un fatturato di 10 milioni di euro, si è posizionata come giocattolo più venduto in Italia nella fascia 0-6 anni, e ha appena chiuso un round da 4,5 milioni di euro guidato da CDP Venture Capital con la partecipazione di Oltre Impact e Ad4Ventures (Mediaset) dopo un round da 3,7 milioni nel 2022.
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Ma per Matteo Fabbrini questi non sono solo numeri: sono famiglie, bambini e bambine, gesti quotidiani. FABA è pensata per durare, per accompagnare un bambino dai sei mesi agli otto anni, per diventare parte della sua crescita, senza obsolescenza programmata.

La vera differenza sta nella coerenza. Ogni contenuto viene selezionato in collaborazione con un team di esperte composto da due pedagogiste, due neuropsicologhe e una logopedista. I contenuti di FABA sono esperienze con effetti sonori, voci diverse e una narrazione immersiva. Tutto è pensato per stimolare l’ascolto, l’immaginazione, la lentezza.

Una ricerca condotta dall’Università di Trieste ha certificato che il 46% dei bambini esposti a contenuti FABA ha mostrato un miglioramento significativo nel linguaggio e nelle competenze cognitive.
Il mercato e i premi lo confermano: dal Toys Awards 2022, al Licensing Award alla Bologna Children’s Book Fair, fino al Loved by Parents Awards e all’iF Design Award 2024 vinto dalla nuova cassa FABA+, che in pochi mesi ha superato le 30.000 unità vendute.

Ma forse il dato più interessante è un altro: Matteo non parla di “exit”, ma di impatto. Non rincorre solo round e crescita, ma famiglie. Il suo obiettivo? Far sì che ogni bambino possa crescere con FABA, con lo stesso dispositivo, con nuovi contenuti, in un percorso che unisce tecnologia e umanità.

“FABA è un progetto del cuore”, dice Matteo. E lo si capisce.
Quando racconta di sua figlia Stella – la prima a usare FABA nel 2019 – si intuisce quanto questo progetto sia anche personale. Una storia d’impresa che non nasce solo da una strategia, ma da una domanda autentica, da un’urgenza condivisa, da una voglia di lasciare qualcosa che duri.
In un mondo in cui tutto corre, FABA invita a rallentare. A sedersi. Ad ascoltare. E forse è proprio questa la sua forza: essere un’impresa che ha deciso di crescere ascoltando.

#ToBeContinued

Andrea Bettini