Mancano pochi giorni alla fine dell’anno. Tempo di bilanci e come al solito di buoni propositi e c’è una frase che continua a tornarmi alla mente. È un vero e proprio augurio, con la speranza che in tempi veramente brevi possa avverarsi.
“Ogni azienda dovrebbe avere il suo Storytelling Specialist”
Ad enunciarla era stato Andrea Fontana, uno dei massimi esperti in Italia di Corporate Storytelling, qualche mese fa durante un convegno. Quella frase costituita da così poche parole, l’ho trovata di una forte straordinarietà ed il motivo era semplice. Se questa esortazione trovasse risposta presso le aziende questo significherebbe che è stato raggiunto il necessario livello di consapevolezza. Consapevolezza legata all’importanza del Corporate Storytelling, ma soprattutto consapevolezza che ogni azienda deve raccontarsi, perché se così non fosse, ugualmente la sua storia verrebbe narrata da qualcun altro e non è detto che questo lo farebbe nel modo migliore.
Rimanendo in tema di festività c’è un’opera di Charles Dickens che sistematicamente viene riproposta in occasione di ogni Natale: “A Christmas Carol”. Tralasciando le diverse tematiche che emergono da questo racconto, c’è un aspetto che mi piace riprendere associandolo alle aziende ed alle loro storie. Si tratta degli incontri che il protagonista del romanzo fa con i tre Spiriti del Natale, quello del Passato, quello del Presente e quello del Futuro. Bene, credo che ogni impresa abbia ben conosca il proprio passato. Le origini. Cosa ha fatto. I traguardi che ha raggiunto. Lo sguardo verso questo passato è contraddistinto da una sorte di distaccato orgoglio. Poi c’è il presente. Le difficoltà. Le incertezze. Le piccole gioie e i tanti sacrifici. La quotidianità prende il sopravvento su tutto e il termine “urgente” diventa il karma ripetuto da molti nel richiedere lo svolgimento dei compiti aziendali. Infine c’è il futuro, quello di cui in pochi riescono ad avere un’effettiva percezione e dove lo sguardo in taluni casi è di vero e proprio smarrimento.
È proprio su questo tema, quello del futuro, che lo Storytelling Specialist auspicato da Andrea Fontana per ogni azienda deve lavorare. È una delle risposte principali con la quale un’impresa dovrebbe motivare la propria scelta di raccontarsi. Anticipare il futuro. Descriverne il prossimo scenario evolutivo. Il racconto aziendale deve fare anche questo. Non è sufficiente relegarlo alla glorificazione di quanto è stato fatto in passato. Occorre fare emergere l’anima di un’azienda. Tracciarne i connotati. Fissarne la sua grandiosità. Definirne i suoi sviluppi. Prevedere il futuro è ben diverso dal predirlo, come ben ricorda Annamaria Testa in un suo articolo di qualche tempo fa.
La stessa frase di Andrea Fontana è una previsione. A questo punto non rimane che rallegrarsene e prepararsi a lavorare. C’è un nuovo anno che si appresta ad essere raccontato. Ci sono tante imprese da accompagnare nella loro personale narrazione.