Moreno Scarchini – L’energia del senso

Moreno Scarchini, CEO di Energred
Moreno Scarchini, CEO di Energred

 

«Mi spiega qual è l’azienda ideale in cui vorrebbe lavorare?», chiese l’amministratore delegato di uno dei maggiori gruppi mondiali nel settore degli spirits, al termine di un lungo processo di selezione.

«Quella che farò io», rispose lui.
Si alzò, ringraziò. E se ne andò.

Tutto questo accadde nel 2005, e il lui in questione era Moreno Scarchini, ingegnere elettrotecnico, nel pieno della sua ascesa professionale. Vent’anni di esperienza tra Procter & Gamble e Coca-Cola, incarichi di responsabilità internazionale, offerte sempre più prestigiose. Eppure, nel momento in cui gli veniva proposto un nuovo ruolo di rilievo per ampliare la sua carriera, sentì che qualcosa non tornava.

Non era stato un gesto di ribellione, né un capriccio. Era il momento in cui tutto si allineava: la carriera costruita, i dubbi coltivati, il desiderio mai sopito di dare un senso nuovo al proprio lavoro. Intraprese un’altra direzione. Una direzione più sua. Si prese un anno sabbatico, insieme alla moglie Irene adottò una bambina, Giulia, si rimise a studiare e, mosse i primi passi nel mondo delle energie rinnovabili come libero professionista. Poi, come spesso accade, fu il bisogno di costruire qualcosa che potesse durare oltre se stesso a rimettere tutto in moto.

Un’intuizione solitaria, che diventò ben presto un progetto condiviso. Così arrivarono Paolo Cecchini, ingegnere esperto di
impianti, e Andrea Sbordoni, ex dirigente di GE Capital, oggi CFO. La squadra c’era. Così nacque Energred. Un progetto ambizioso, che oggi è diventato un gruppo industriale con una chiara missione: portare l’autoconsumo fisico e virtuale nel cuore delle PMI italiane. Senza vincoli, senza investimento iniziale per l’imprenditore, ma con un modello innovativo ed etico, che premia la condivisione del valore.

Il cuore di questo approccio è Care&Share, un modello proprietario basato su un principio tanto semplice quanto rivoluzionario: Energred realizza, finanzia e gestisce a proprie spese gli impianti fotovoltaici, vendendo l’energia prodotta a un prezzo inferiore rispetto a quello di rete. Dopo 12-15 anni, l’impianto viene ceduto gratuitamente al cliente, con un impatto positivo immediato sulla competitività dell’impresa, ma pure sull’ambiente.

Il primo a credere in questo approccio fu Intesa Sanpaolo , che nel 2018 supportò la costruzione dei primi impianti. Poi arrivarono i fondi internazionali: prima un fondo specializzato svizzero, con un investimento da 10 milioni di euro, e successivamente ACP SGR, con cui Energred ha siglato una joint venture per sviluppare comunità energetiche e modelli SEU su scala nazionale.

Oggi, Energred è un gruppo industriale strutturato, con sede a Roma, un team multidisciplinare, oltre 45 impianti operativi (tra cui quattro idroelettrici) e 7,7 MWp installati. Nel solo biennio 2023–2024 ha messo a terra circa 20 milioni di euro di investimenti. Il piano per il 2027 è ambizioso: 150 impianti e 40 MWp installati, con una crescita graduale ma solida. Quando Moreno entrò per rilanciare quella che sarebbe diventata Energred, il fatturato annuo della società era di appena 17.000 euro. Dopo dieci anni e un modello consolidato, il valore della produzione 2024 di Energred è stato di 5 milioni di euro.

Eppure, per Moreno, i numeri sono solo una parte della storia. Ciò che più conta è la coerenza: “Quello che diciamo, facciamo”, ripete spesso. Anche durante la pandemia, Energred non ha mai fatto ricorso alla cassa integrazione. Anzi, ha continuato ad assumere, investire, progettare. Tra i progetti più significativi c’è la centrale idroelettrica di Villetta Barrea, riportata in funzione nel 2024: un esempio di rigenerazione territoriale e culturale che racconta la dimensione più umana di questa impresa. Un altro segnale forte è la collaborazione con Korian,  colosso europeo delle case di cura, che ha affidato a Energred l’efficientamento energetico di oltre 25 strutture in Italia.

Nel 2023, un importante fondo d’investimento ha offerto di acquisire la maggioranza  della società. “Non ci abbiamo dormito la notte,” racconta Moreno, “ma poi ci siamo detti: vuoi tornare a fare il dipendente? Se volevo fare il dipendente, restavo dov’ero”. E così hanno rifiutato. Perché l’indipendenza non ha prezzo. E il cammino non era ancora finito.

Alla guida di tutto questo c’è ancora lui. Con la stessa lucidità e passione con cui, anni fa, rispose a quel famoso colloquio. Oggi guarda avanti, ma lo fa con discrezione. Un’operazione di finanza straordinaria è alle porte, ma non è questo il punto. “Il mio sogno – dice – è che Energred possa diventare un punto di riferimento per chi crede che fare impresa abbia un significato che travalica il semplice fare profitto”. E quando parla di sua figlia, oggi ventitreenne, aggiunge: “Se c’è una cosa che voglio lasciarle è questa: insegui i tuoi sogni. Scegli ciò che ti piace fare davvero. E preparati a metterci anche un po’ di resilienza”.

C’è un’immagine che lo rappresenta bene: quella del colibrì che, mentre la foresta brucia, continua a volare avanti e indietro con una goccia d’acqua nel becco. Gli altri animali lo guardano e ridono: “Ma a cosa serve?”. E lui risponde: “Faccio la mia parte”.

Ecco. Moreno Scarchini non salva il mondo. Ma ogni giorno, da imprenditore, fa la sua parte. Con competenza, etica e una visione luminosa. Proprio come l’energia che ha scelto di condividere.

#ToBeContinued
Andrea Bettini