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Cristiana De Filippis
Alcune passioni nascono con noi, si sviluppano nel tempo e diventano parte integrante del nostro modo di vedere il mondo. Per Cristiana De Filippis, quel richiamo aveva la forma di numeri, equazioni e problemi da risolvere. Non erano solo calcoli, ma sfide, enigmi da decifrare, un modo per comprendere il mondo con una logica più profonda e affascinante.
Nata il 23 luglio 1992 a Bari e cresciuta a Matera, ha imparato presto che il rigore della matematica non è solo una questione di formule, ma un esercizio di disciplina, intuizione e creatività. Il suo talento l’ha portata a laurearsi in Matematica all’Università di Torino, poi a proseguire gli studi alla Bicocca di Milano e infine a Oxford, dove ha affrontato le teorie più complesse sulle equazioni differenziali alle derivate parziali e sul calcolo delle variazioni. Dopo il dottorato a Oxford, difeso nel 2020, ha svolto attività di ricerca post-dottorato presso l’Università di Torino tra il 2020 e il 2021, per poi diventare professore associato all’Università di Parma a partire da novembre 2024.
Ma il percorso di Cristiana non è mai stato solo accademico. La matematica, per lei, è una continua ricerca di verità. “Una botta di onestà”, la chiama lei, perché in matematica non esistono sfumature: o è giusto o è sbagliato. È questa chiarezza assoluta che l’ha sempre affascinata, spingendola a immergersi in problemi apparentemente insolubili, a cercare la soluzione anche quando il cammino sembrava impossibile da percorrere.
Il suo lavoro di ricerca, condotto in collaborazione con il professor Giuseppe Mingione dell’Università di Parma, ha aperto nuove prospettive nella teoria delle equazioni non uniformemente ellittiche. In particolare, ha sviluppato una teoria di tipo Schauder per equazioni e funzionali non uniformemente ellittici, un ambito di studio che potrebbe avere implicazioni importanti in numerosi campi scientifici.
Un contributo che non è passato inosservato: nel 2020 ha ricevuto il Premio Iapichino dall’Accademia Nazionale dei Lincei, nel 2023 è stata insignita del Premio Bartolozzi dall’Unione Matematica Italiana e nel 2024, a soli 32 anni, ha vinto l’EMS Prize, il riconoscimento europeo più prestigioso per giovani matematici, considerato da molti un trampolino di lancio verso la Medaglia Fields.
Nonostante le opportunità internazionali, Cristiana ha scelto di tornare in Italia per proseguire la sua carriera di docente e ricercatrice all’Università di Parma, attratta dall’eccellenza del gruppo di Analisi Matematica. L’alto livello della ricerca in questo ambito, riconosciuto a livello internazionale, le ha offerto l’ambiente ideale per continuare a sviluppare il suo lavoro scientifico.
La storia di Cristiana De Filippis è un esempio di come passione, determinazione e curiosità possano trasformare i numeri in idee, le formule in intuizioni e la logica in una forma di bellezza. Il suo percorso dimostra che la matematica è molto più di un esercizio intellettuale: è un campo capace di ispirare creatività e innovazione.
Per chi volesse approfondire la sua storia, è disponibile un’intervista video con Cristiana De Filippis, vincitrice dell’EMS Prize 2024, a questo link.
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