Wilier Triestina: una storia tutta italiana

45 milioni di fatturato. 25 mila pezzi prodotti nel 2019. Un primo semestre del 2020 pari a quello dell’anno precedente, nonostante la chiusura dell’attività produttiva per un mese e mezzo circa, nel periodo di lockdown. Questi sono numeri. Indicatori economici che raccontano di una bella azienda italiana, che è attenta alla modernità dei suoi prodotti e che è in grado di trasferire il know-how acquisito in ambito sportivo a supporto di una nuova mobilità urbana. Poi ci sono altri numeri. 1906, l’anno di nascita. 8 mila, il numero delle persone che popolano Rossano Veneto, il comune dove è ubicata. 19 luglio 1997, l’anno in cui, un indimenticabile Marco Pantani, stabilisce il record di scalata al Tour de France, all’Alpe D’Huez, la montagna degli eroi, in sella alla sua Wilier Triestina. Già perché la storia di oggi è una storia a due ruote. Una di quelle delle quali dobbiamo essere fieri. Una storia italiana. Una storia da ascoltare direttamente dalla voce del suo CEO: Andrea Gastaldello.
Buon ascolto!

Parte prima: la storia di Wilier Triestina

Parte seconda: un marchio italiano di alta qualità

Parte terza: il significato di far parte di questa azienda

Parte quarta: i valori di Wilier Triestina

Parte quinta: l’avvento del Covid

Parte sesta: il Rebirth Movement

Parte settima: le prossime pagine da scrivere di questo racconto
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