Strategia, coraggio e una buona storia da raccontare

La settimana scorsa al Brand Storytelling Forum di ottimi esempi di applicazione della tecnica narrativa per raccontare il brand ce ne sono stati. Dal caso FIAT con il progetto “FiatSpa.com” a quello di FASTWEB con “Vision (R)evolution” passando da ING DIRECT con l’iniziativa “BitBumBam” fino ad arrivare a BARILLA e il suo “Cerca il Biscotto Zebrato”, solo per citarne alcuni.
Tutti casi differenti tra loro ed interessanti da un punto di vista si sviluppo e risultati conseguiti. Elemento di comunanza di tutti progetti è stata la strategia. Una puntuale definizione degli obiettivi di comunicazione (interna/esterna), di branding e di immagine che si volevano raggiungere ed una contestuale attivazione di progetti di Corporate Storytelling attraverso l’utilizzo di media e linguaggi differenti tra loro.
 
Assodato questo e verificato ancora una volta che la metodologia dello storytelling applicata alle aziende “non è solo raccontare una storia a qualcuno, ma studiare strategicamente il funzionamento dei racconti d’impresa per poterli progettare in funzione della loro efficacia”, c’è stato un caso che più di altri ha suscitato in me curiosità ed interesse. Si tratta dell’azienda EMME DUE con il progetto “Le Mirabolanti Avventure di Edson Paz” ed ora vi spiego il perché.

Le mirabolanti avventure di Edson Paz
Copertina primo numero Le Mirabolanti Avventure di Edson Paz

 
Punto primo, l’impresa in questione opera in un settore particolare, quello dei serramenti. Infissi multiprofilo. Infissi legno. Infissi PVC. Sicuramente interessante. Assolutamente utile. Indubbiamente dall’appeal inferiore rispetto a brand di largo consumo come alcuni dei sopraccitati.
Secondo, parliamo di budget. Un’azienda di queste dimensioni seppur dinamica, innovativa, certificata e qualt’altro, non può sbilanciarsi su investimenti in progetti di Corporate Storytelling pari sempre ai sopraccitati brand.
Terzo ed ultimo punto, il linguaggio narrativo che ha utilizzato per la sua iniziativa è il fumetto. Strumento straordinario, ma indubbiamente più di nicchia rispetto ad altri come il video o la fotografia.
 
In tutto ciò ecco che l’elemento coraggio o per meglio dire l’attitudine ad osare e non limitarsi ad una visione lineare delle cose, va ad affiancare, nonché potenziare quella che è una strategia alla base di un progetto di Corporate Storytelling. Il coraggio in questo caso va equamente suddiviso tra l’azienda, l’imprenditore, il titolare di Emme Due che insieme al suo staff decisionale ha avuto la sensibilità d’ascolto prima e di visione immediatamente dopo, dando approvazione al progetto e l’agenzia, la Pielle MediaMix in questo caso, che ha saputo proporre un percorso non abitualmente battuto. Ed è così che è nato “Le Mirabolanti Avventure di Edson Paz”, un graphic novel del quale è prevista una trilogia, basata sulle storie di questo protagonista, Edson Paz appunto, un antieroe per eccellenza che fa il tassista in Bolivia e che ha nella sconsideratezza, nella curiosità e nell’esser solitario i suoi caratteri principali, mentre una trama narrativa ritmata e scandita dall’avventura ed incontri fortuiti, riescono ad attrarre l’attenzione nel suo lettore. In tutto ciò non può mancare un attento stile grafico individuato dal giovane disegnatore triestino Fabio Babich.

Le mirabolanti avventure di Edson Paz

Parte della crew creativa di Edson Paz al lavoro


 
Interessanti sono anche gli obiettivi che un progetto di questo tipo vuole raggiungere come mi spiega Paola Lombardini, direttore creativo dell’agenzia Pielle Mediamix oltre che copywriter, insieme a Marco Zovi, del fumetto medesimo: “Con questo progetto ci siamo mossi possiamo dire su due binari, quello commerciale e di marketing cercando il coinvolgimento del personale interno oltre che creare un aumento della notorietà del brand e la fidelizzazione del cliente (B2B e PDV per la precisione) attraverso uno stile di comunicazione alternativo con una presenza del logo dell’azienda molto discreta… e dall’altro obiettivi di carattere editoriale, creando un graphic novel seriale finanziato dalle vendite e dare vita ad un testimonial per il marchio d’impresa”.
 
“Le Mirabolanti Avventure di Edson Paz” ha trovato tre canali di distribuzione: nelle librerie e fumetterie attraverso un accordo con Panini e il canale digital come ebook, oltre che presente nelle più importanti manifestazioni legate al fumetto come ad esempio il Lucca Comics and Games. Un progetto di questo tipo proietta sicuramente sull’azienda qualità ed impegno, elementi che emergono dal “toccar con mano” il fumetto. Dalla qualità della carta utilizzata per la stampa alla mole di lavoro dietro la sceneggiatura di più di cento tavole, oltre che tutto ciò che è presente nel volume “è vero”. Infatti le esperienze di vita, i luoghi, gli oggetti, talvolta gli incontri sono riconducibili alla vita reale della stessa Lombardini, grande viaggiatrice e spirito intraprendente, ricombinati dalla trama fantastica della narrazione.
Le mirabolanti avventure di Edson Paz

Tavole di storyboard del fumetto


 
Un ultimo aspetto, non da sottovalutare, è che un progetto di questo tipo potrebbe essere da esempio per intraprendere una nuova formula di progetti editoriali, dove il committente privato può supportare e sostenere l’estro di talenti e virtuosi del disegno.
 
Comunque sia la qualità ripaga. Sarà forse anche per questo che “Le Mirabolanti Avventure di Edson Paz” delle quali si è in lavorazione per il terzo numero, potrebbero trovare continuità e ulteriore sviluppo dopo la trilogia prevista. Ricordandovi che per fare del buon Corporate Storytelling occorre strategia, coraggio e… una buona storia da raccontare.