Cecilia Plicco – Leadership gentile, impatto reale

Cecilia Plicco, Senior Director Shared Value and Sustainability del Gruppo Chiesi
Cecilia Plicco, Senior Director Shared Value and Sustainability del Gruppo Chiesi

 

Ci sono persone che parlano di sostenibilità come se fosse una disciplina da apprendere. E altre che la vivono come una vocazione, un’urgenza gentile che abita la quotidianità. Cecilia Plicco appartiene a questa seconda categoria. In lei, il concetto di impatto prende forma nelle relazioni, nella capacità di ascoltare, nel tenere insieme visione e concretezza. È una leadership che accompagna e trasforma, senza bisogno di alzare la voce.

Cecilia è oggi Senior Director Shared Value and Sustainability del Gruppo Chiesi, realtà biofarmaceutica internazionale con sede a Parma, presente in oltre 30 Paesi con più di 7.500 collaboratori, che da novant’anni coniuga innovazione, ricerca e valore condiviso. Con oltre 800 milioni di euro investiti in R&S solo nell’ultimo anno e una leadership riconosciuta in ambiti come la salute respiratoria, le malattie rare e la neonatologia, Chiesi si muove tra impresa e impatto, senza mai perdere di vista il senso della cura. Non a caso, l’azienda ha adottato la forma societaria di Società Benefit in Italia già nel 2018 (lo è anche negli Stati Uniti, in Francia e in Colombia) e nel 2019 ha ottenuto la certificazione B Corp.

Ma la storia di Cecilia con Chiesi è più lunga di qualsiasi titolo professionale. È una storia di ritorno e di scelte non pianificate. Di una giovane donna che, dopo studi in economia e un master in management di organizzazioni internazionali e non profit, rientra a Parma per una tesi in Fondazione Chiesi, pensando che sarebbe solo una tappa. E invece resta. Perché ogni anno trova un ruolo nuovo, una sfida diversa. E perché scopre che quell’azienda così profondamente legata al territorio ha una visione globale che risuona con la sua.

«Non ho mai fatto lo stesso lavoro due anni di fila», racconta. «In Chiesi sono cresciuta, ho sperimentato ambiti diversi, ho visto la sostenibilità trasformarsi e diventare parte integrante della strategia aziendale». La sua è una crescita parallela a quella del concetto stesso di impatto: da responsabilità sociale a creazione di valore condiviso e cultura diffusa, che permea ogni area — dalle operations alla ricerca, dal procurement alle risorse umane.

Misurare e migliorare l’impatto sociale e ambientale dell’azienda è il cuore del suo lavoro. Un lavoro fatto anche di pazienza e lungimiranza. «La vera sfida è il cambiamento culturale. Se la sostenibilità resta un affare del solo team sostenibilità, non funziona. Deve diventare un modo di pensare, di prendere decisioni, di porsi domande». Un esempio concreto di ciò che è accaduto in Chiesi? Quando i fornitori, coinvolti in un processo condiviso, decidono di diventare anch’essi Benefit Corporation o azienda certificata B Corp oppure quando i colleghi iniziano a chiedersi spontaneamente quale impatto generi una determinata scelta.

Le sfide non mancano. Sul fronte ambientale, i numeri parlano chiaro: –27% di emissioni dirette (Scope 1) e –97% di quelle da energia elettrica (Scope 2) rispetto al 2019, grazie a investimenti in tecnologie più pulite e alla transizione verso fonti rinnovabili. La vera sfida, oggi, resta lo Scope 3: quelle emissioni indirette che si annidano lungo tutta la catena del valore, e che richiedono un lavoro paziente e condiviso con fornitori, partner e comunità. Sul piano sociale, l’attenzione si concentra sull’equità nell’accesso alle cure: un impegno che si traduce in progetti attivi in 33 Paesi e in una nuova unità dedicata alla Global Health, con focus a oggi sulla neonatologia, settore in cui il Gruppo ha una solida reputazione a livello globale.

Proprio la neonatologia è uno dei fili invisibili che legano la storia personale di Cecilia a quella della Fondazione Chiesi prima e del Gruppo poi. I suoi primi viaggi in Africa, i reparti visitati, i bambini incontrati, le mani dei medici che accolgono la vita nei primi ventotto giorni. Esperienze che hanno lasciato un segno. «Quello che facciamo può sembrare piccolo, ma ha un impatto reale. Anche se non si vede subito. Anche se a volte serve tempo. Come una cura che lavora in profondità».

Oggi Cecilia è anche madre. E in questo intreccio tra ruoli — madre, manager, persona — trova una dimensione nuova della leadership. «Una leadership gentile, fatta di ascolto, di accompagnamento. Di fiducia nelle persone». È così che guida il suo team. È così che dialoga con le comunità locali, con cui Chiesi costruisce percorsi di crescita condivisa.

Quando le chiedo cosa direbbe a una giovane o a un giovane che sogna di lavorare nella sostenibilità, sorride: «Che non è un mestiere solo per specialisti. È una lente che puoi portare ovunque. Qualunque sia la tua strada, se hai passione e voglia di fare la differenza, troverai il modo per farlo». Poi aggiunge una parola che torna spesso nelle sue risposte: pazienza. «Perché il cambiamento vero richiede tempo, costanza, relazioni. E una buona dose di coraggio».

Il coraggio silenzioso di chi sceglie, ogni giorno, di lavorare per lasciare un segno. Un impatto reale. Tutto questo con gentilezza.

 

#ToBeContinued
Andrea Bettini